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Finanziera

La Finanziera è un piatto tipico delle Langhe, del Monferrato e del Roero. Presente sul territorio fin dal medioevo, è passato da essere piatto povero a piatto d’elitè.

I primi indizi sulla presenza di questo piatto sul territorio risalgono al 1450 quando veniva preparato per recuperare le frattaglie derivati dalla capponatura e dalla macellazione di bovini. Nel tempo sono state create alcune varianti come la “Finanziera alla Benso” e la “Salsa e ragout à la Financière”.

L’origine del nome non è documentata ma si pensa che derivi dalla giacca da cerimonia della finanza piemontese. Infatti questi personaggi furono i primi soggetti che resero la Finanziera un piatto apprezzato dall’elitè.

La preparazione della Finanziera moderna inizia buttando tutte le frattaglie in acqua salata che viene in seguito portata a bollore per 15 minuti. Dopo questo periodo si esegue la scolatura e la sciacquatura. Tra questo insieme si estraggono i bargigli e le cresce. Queste vengono ancora fatte bollire per qualche ora.

Nel frattempo, si tagliano dei pezzi di fesa, di filetto e di animelle e si infarinano. Una volta sciolto del burro in una casseruola, si rosola questi ultimi ingredienti. Appena risultano mediamente cotti, si uniscono le creste, i bargigli e, in seguito, i filoni, i fegatini e le animelle. Dopo qualche minuti si bagna il tutto con aceto e si aggiunge piselli, funghi e cetrioli. A metà cottura si bagna il tutto con del Marsala.

Crediti Immagini con Licenza:

1:  Immagine tratta dal blog “La Cucina Piemontese” (http://cucinapiemontese.blogspot.com/2009/10/finanziera-piemontese.html)

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